La pubblicazione della nuova guida storico-artistica della città completa le misure di valorizzazione del diffuso ed importante patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, avviate con il progetto di segnaletica turistica, finanziato con i fondi europei POR-FESR 2007-2013, Asse 5, Valorizzazione dei Territori.

I recenti lavori di riqualificazione delle aree lungofiume (recupero percorso naturalistico di Valle dei Grilli, Fonti del lavatoio ed aree circostanti il complesso monumentale di San Domenico) e la realizzazione del percorso di mobilità urbana sostenibile che collega il nuovo ponte carrabile, la nuova palestra e gli spazi verdi attrezzati ubicati presso la scuola media P. Tacchi Venturi, hanno fortemente contribuito a restituire un’immagine aggiornata e contemporanea della città. I due distinti percorsi lungofiume sono localizzati in prossimità dei parcheggi esistenti (via Gorgonero, viale Bigioli, via Talpa, rione di Contro e p.le stazione RFI), destinati ad una prima accoglienza ed informazione di quanti approdano con mezzi su gomma e su rotaia per essere, poi, indirizzati verso il centro storico o lungo il percorso di mobilità urbana sostenibile (pedonale e ciclabile) di recente realizzazione.

Nei parcheggi trovano posto le plance (mappe tematiche e display a scorrimento) con le indicazioni relative agli itinerari tematici che coinvolgono il centro storico, il resto del territorio comunale e il comprensorio dell'intera Comunità Montana.

I varchi di accesso al centro storico vengono attrezzati con portali multimediali che sono stati sviluppati sulla base di un progetto ideato dal Comune di San Severino Marche, con l'utilizzo di QR_Code e software di "realtà aumentata" che forniscono ulteriori contenuti aggiuntivi, tramite smartphone e tablet.

La nuova guida ed il sistema di segnaletica turistica, con le plance informative sistemate nei parcheggi ed i portali interattivi ubicati presso i varchi e le porte di accesso al centro storico, mostrano il “genius loci” dei luoghi, con percorsi esperienziali arricchiti dai contenuti in realtà aumentata e dalla viva voce di personaggi e testimonianze storiche.

L'approccio fenomenologico e percettivo coinvolge totalmente il visitatore che vive l'esperienza della scoperta di una struttura urbana dove la storia, i monumenti, gli elementi del paesaggio, la vita quotidiana e gli eventi più significativi si combinano all'interno di una griglia dalla geometria variabile, attraverso una prospettiva multifocale in cui poter interagire.

La natura e la storia della città si rivelano attraverso il movimento impresso dalle diverse civiltà che non si sono stratificate e sedimentate le une sulle altre ma hanno segnato i luoghi con presenze sparse e ancora oggi visibili all'interno di un paesaggio agricolo che qui, più che altrove, mostra quella “forma del tempo” che viene resa accessibile attraverso l’elaborazione del progetto M.A.N.I. (Manifattura-Architettura-Natura-Innovazione) - Museo Virtuale della Manifattura.

Gli itinerari e le vicende urbane si prestano ad un gioco combinatorio in cui il fruitore interviene attivamente nel continuo divenire dello spazio e delle forme che si intrecciano con la dimensione del tempo, legata alla memoria dei luoghi, sospesa tra presente, passato e futuro "possibile".

Dopo aver scaricato gratuitamente le App in realtà aumentata LAYAR e WIKITUDE, tramite i QR_Code disponibili all'interno del portale interattivo presente a lato dei varchi e delle porte di accesso al centro storico, è possibile accedere ai percorsi tematici sviluppati secondo le linee guida della Provincia di Macerata, puntando lo smartphone o il tablet sull'immagine del rosone della facciata del Duomo Vecchio (LAYAR) e sulle altre immagini presenti nei portali interattivi o procedendo nella visita tramite il navigatore interattivo in "realtà aumentata" che ci guida alla scoperta dei monumenti e delle principali attrattive della città (WIKITUDE).

I singoli monumenti, riuniti nell’elenco generale della guida, sono contraddistinti dai vari colori con cui vengono campiti i lobi del rosone della facciata del Duomo Vecchio, architettura la cui presenza riconduce all’origine stessa della città:

Colore TURCHESE - il sipario e la parola: teatri storici;

Colore ROSSO VIVO – la storia e la tradizione: musei di storia ed etnografici;

Colore VERDE PRATO - l'albero e l'orizzonte: parchi e aree naturalistiche;

Colore ARANCIONE – il piatto e il bicchiere: le strade dell'olio, del vino, ecc.;

Colore BLU OLTREMARE - la tela e il capitello: musei, aree e parchi archeologici;

Colore GIALLO - la croce e l'abside: chiese ed abbazie;

Colore GRIGIO VERDE – le mura e la torre: rocche, fortezze e castelli.

 

 

Videoclip nuova guida storico-artistica:

Presentazione alla città della nuova guida

 

 

 

 

 

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